Ogni inizio di anno scolastico nasconde, neanche troppo bene, speranze, desideri, paure, ansie…
Anche per una scuola cristiana e marista vale questa regola, con una sfumatura che può portare i cuori (dei docenti, dei ragazzi, delle famiglie…) a non spaventarsi e a non temere troppo leggi, pandemie, disagi, ritardi…
La sfumatura (ma in realtà è l’intenso colore di sfondo, è la cornice, è il tono stesso della scuola) è che una scuola cristiana fa conoscere un Maestro che ci comprende veramente e, la scuola marista, introduce in una storia in cui Maria, i santi, i testimoni, ci danno la misura alta dell’educare, ci confermano che anche in questo settembre 2022 le nostre scuole hanno un messaggio capace di dare senso alle nostre ore, di battezzare tutti i nostri frammenti (per citare Mario Luzi).
E così, fra lacrime e sorrisi, bambini che cercavano rifugio nelle famiglie e gruppi più scanzonati di amici che si reincontrano, le nostre scuole mariste hanno incominciato un altro anno scolastico: liturgia laica che ci fa tornare bambini e ci mette di fronte a come gli uomini tentano, con mille linguaggi, con mille metodi, di trasmettere ciò che vale ai più piccoli della nostra specie.

I primi giorni di scuola, come tutti gli inizi, non sono facili da descrivere. Pensate un po’ in una scuola, il Pio XII° di Roma, sulla Casilina, dove inizi, novità, attese e aspettative si sono moltiplicati! Sì, perché in questa bella e spaziosa scuola nel quartiere di Centocelle, l’anno passato si è vissuto un delicato momento di trasformazione, non certo nell’essenziale, ma comunque significativa. Dopo essere stata diretta per più di 60 anni dai Fratelli delle Scuole Cristiane e aver seminato cultura cristiana, senso di fraternità e carisma lasalliano in un territorio che ne è stato profondamente segnato, in quest’estate è avvenuto un passaggio di consegna, di testimone.

Il passaggio non è stato semplice e senza fatiche, i responsabili dell’Equipe di Animazione dell’Italia hanno dovuto dedicare moltissime energie per raggiungere un accordo equo e corretto sia con la precedente gestione lasalliana, sia con i proprietari dell’immobile, che è la chiesa che sta in Roma. Il loro lavoro e i giorni e le settimane dedicate a questo delicato passaggio vanno messi in risalto. Senza il loro impegno (e certo, di famiglie, di tanti che non volevano vedere chiudere una scuola) a settembre non ci sarebbe stato nulla da comunicare sul Pio XII. Grazie davvero.
Il Pio XII, con i suoi tre gradi di Infanzia, Primaria e Medie, una sezione per ciascun grado, è gestito ora dalla realtà marista, con un direttore, Gesualdo D’Alterio che da ex-alunno, docente, coordinatore di pastorale delle nostre scuole, conosce bene il modello e l’impronta che una scuola marista può dare in un giovane, e un fratello marista della comunità del San Leone Magno, impegnato nel coordinamento scolastico. Tutti i docenti, le famiglie e i bambini, hanno iniziato l’anno contenti che una presenza storica e importante del territorio non si sia trasformato in altro e sia rimasta scuola e domandandosi di vedere quali sfumature (o tonalità o sfondi di significato) porterà l’aggettivo marista alla scuola.
Confidiamo di riuscire presto a rispondere nel modo meno indegno possibile a questa domanda, lo faremo solo se ogni cellula del corpo marista a Roma, in Italia, nella Provincia Mediterranea, in Europa, saprà guardare con simpatia a questa nuova scuola: l’ultima arrivata.

Queste righe sono state da poco pubblicate sul foglio informativo dei Maristi, la pubblicazione mensile che la Provincia Mediterranea pubblica come strumento informativo per le tante realtà educative del sud della Spagna, dell’Italia, del Libano e della Siria. Vi invitiamo caldamente a curiosare anche tra le altre pagine…