La scuola, tramite la newsletter del martedì, ha già fatto sapere a tutti voi che dinanzi l’immane tragedia che stanno vivendo donne e uomini di Turchia e Siria in un’pera educativa come la nostra dobbiamo cercare di intervenire con il silenzio, la preghiera, la compassione profonda. Il fratello marista George Sabe, da Aleppo coordina da anni un gruppo di laici maristi (fra cui anche alcuni musulmani) chiamati “Maristi Blu”. Di cosa avevano bisogno prima del terremoto? Di tutto, ll paese è sotto sanzioni, è in una guerra a bassa tensione, è vittima di una grave crisi economica…
Di cosa hanno bisogno ora, dopo il terremoto? Di qualcosa in più di tutto… I Maristi Blu distribuiscono cibo, coperte, medicine, fanno assistenza domiciliare, organizzano corsi di formazione, sono vicini ai bambini senza distinguere fra cristiani e musulmani. Tutto quello che possiamo mandare con una offerta economica verrà utilizzato da persone che conosciamo personalmente (fratel George Sabe, il dottor Nabil Antaki e sua moglie, cercate su internet e vedrete come stanno lavorando questi miei due amici…). Come scuola Pio XII, seguendo le indicazione della nostra associazione di solidarietà Siamo Mediterraneo vogliamo intervenire in due modi: il primo è facendo conoscere l’iban in cui chi vuole può versare un contributo economico che saprà essere speso da persone conosciute dalla scuola stessa (lo ripeto, io, fratel Massimo, conosco bene fratel George e Nabil, e mi fido di loro) la seconda maniera sarà di sostegno psicologico e di aiuto ai bambini con delle immagini, dei post, dei disegni che faranno i nostri alunni e che hanno come scopo dire alle persone più fragili, ai bambini, in questi giorni così difficili, non siete soli, vi pensiamo, vi vogliamo bene. I disegni o i post verranno poi fatti conoscere a tutti voi. L’aiuto economico arriverà invece a tutti loro.
