“Cari educatori,
…in più di un’occasione abbiamo discusso
su quando le cose sono cambiate,
da chi ha avuto inizio il cambiamento
da chi il grado di educazione,
chi ha reso labile il rapporto tra educazione e il lavoro,
chi ha indebolito la famiglia,
chi ha minato la credibilità delle autorità,
chi ha polverizzato lo Stato,
chi ha portato all’anomia istituzionale,
chi ha corrotto gli ideali,
chi ha vanificato le utopie, ecc.
Possiamo analizzare tutto ciò fino allo sfinimento,
dibattere, esprimere opinioni e così via.
Ma ciò che non si può mettere in discussine,
è che voi vi confrontate quotidianamente
con ragazzi e ragazze in carne e ossa,
con possibilità, desideri, paure e carenze reali.
Ragazzi che stanno lì, presenti in tutta la loro realtà
e si presentano davanti a un adulto,
chiedendo, sperando, criticando, pregando a modo loro,
infinitamente soli, bisognosi, spaventati,
con piena fiducia in voi, sebbene a volte la dimostrino
con aria indifferente, disprezzo o rabbia;
attenti a cogliere se qualcuno offre loro qualcosa di diverso
o gli sbatte di nuovo la porta in faccia.
Una responsabilità immensa…”
JORGE MARIO BERGOGLIO – PAPA FRANCESCO
Scegliere la vita. Proposte per tempi difficili, Milano 2013, pag. 122-3